“La cavalcata spettrale” di Gianpiero Renda

I raggi lunari irradiavano le strade di quel borgo, vuoto e desolato; non c’era anima viva in quel momento, era notte fonda. Una ragazza vestita di nero stava correndo come se fosse inseguita da qualcuno, ansimava e si guardava costantemente indietro, il suo sguardo era terrorizzato. Era sporca di sangue sia in viso che sui vestiti, non sembrava suo, correva troppo per essere ferita. Qualcosa che aveva sulla cintura luccicava, una lama senza fodero dall’elsa nera che a differenza di lei e dei suoi vestiti non era sporca di sangue, come se non fosse stata usata...

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