Trama
Poco prima della Prima Guerra Mondiale, l’ambizioso stregone Roderick Burgess ha intenzione di attuare un rito per catturare la Morte, in modo da ottenere la vita eterna. Dopo essere entrato in possesso del libro che contiene la formula e il rito da attuare, qualcosa però va storto: ad essere catturato è Morfeo, il re dei sogni, nonché uno dei sette Eterni (famiglia che gestisce regni come quelli, appunto, della morte e del sogno). Quest’ultimo viene rinchiuso nelle segrete per cento anni, senza i suoi averi.
Durante i suoi anni di prigionia la Terra cadde nella disperazione: gli esseri umani smisero di sognare e molte nazioni furono coinvolte nei due conflitti mondiali. La storia arriva velocemente al momento in cui Sogno riesce a liberarsi e intraprende il suo percorso tra il suo e il nostro mondo per riprendere i simboli del suo potere, indispensabili per ricostruire il suo regno e governare i sogni degli umani: l’elmo, il rubino e il sacchetto di sabbia dei sogni.
Recensione

A partire dal 5 agosto è disponibile su Netflix la serie The Sandman, tratta dagli omonimi fumetti di Neil Gaiman, pubblicati tra il 1988 e il 1996 in albi seriali mensili con l’etichetta Vertigo della DC, per poi essere pubblicato successivamente in volumi che raccoglievano i vari archi narrativi.
La serie a fumetti aveva venduto molte copie e vinto numerosi premi, ma non è comunque riuscita a raggiungere i livelli di altre testate supereroistiche note al grande pubblico. Si era comunque pensato ad un eventuale adattamento cinematografico, ma solo nel 2019 si è arrivati ad un accordo tra la nota piattaforma statunitense e la Warner Bros, che ha portato alla realizzazione di dieci puntate rappresentanti i primi due volumi della serie dedicata a Morfeo.
La stagione ha differenti archi narrativi, raccontando storie diverse in cui la mitologia ha sempre uno spazio rilevante. Con l’aiuto dello stesso Gaiman, che oltre ad essere scrittore è anche produttore cinematografico, i creatori dello show sono stati in grado di rendere realistico un mondo molto complesso come quello dell’universo di Sogno, fatto di piani astrali, entità sovrannaturali, l’Inferno e personaggi più o meno inquietanti. Le storie sono state raccontate adeguando quella che è la versione fumettistica ai nostri tempi, mantenendo comunque l’essenza del racconto originale.
Le puntate risultano scorrevoli e piacevoli da seguire, facendo arrivare all’utente in maniera chiara quello che è il messaggio dell’autore. Le scelte che sono state fatte per il cast, la regia, i costumi e le ambientazioni risultano particolarmente adeguati a quello che è l’universo rappresentato, e nonostante non ci siano continui colpi di scena si rimane assuefatti da questo mondo oscuro, magico e a tratti disturbante.
Ottima la scelta degli attori, che hanno saputo rendere in maniera esemplare i personaggi da loro interpretati: da Tom Sturridge, perfetto nel ruolo di Morfeo, a Vanesu Samunyai, che nonostante la giovane età è stata un’impeccabile Rose Walker, una delle protagoniste dell’ultimo arco narrativo della stagione.
Il personaggio di Morfeo ci porta a viaggiare in vari mondi e a interagire con personaggi molto diversi tra loro. Con lui intraprendiamo un cammino in cui capiamo che anche un Dio può non essere infallibile e aver bisogno di aiuto, che anche un Eterno non può stare solo. Il suo percorso va a scavare nei lati più oscuri del genere umano, portando lo spettatore a comprendere come, in fondo, ognuno cova dentro di sé sentimenti più o meno negativi.
Particolare è stata sicuramente la scelta di far interpretare Lucifer, altro personaggio noto nell’universo DC Comics, a una donna, Gwendoline Christie, conosciuta ai più per aver interpretato Brienne di Tarth ne Il trono di spade. L’attrice è stata molto brava nel suo ruolo, ma ci si potrebbe domandare se questa scelta sia dettata da un ormai sempre più invasivo politically correct. Era infatti necessario che un ruolo maschile venisse dato ad una donna?
Una delle tematiche più importanti della serie è sicuramente quello della morte: alcuni dei personaggi farebbero di tutto pur di scampare al sonno eterno, non curandosi di quelle che sarebbero le conseguenze delle loro azioni per il resto dell’umanità.
Per quanto riguarda la storia di Rose Walker, uno dei temi principali è quello della famiglia, esplorato in alcune delle sue tante forme, sia positive che negative: da una sorella che farebbe di tutto per riavere con sé il suo amato fratello a una giovane donna che perde precocemente l’amore della sua vita, con cui avrebbe voluto costruire una famiglia, e così via. Nel complesso, dunque, la serie risulta godibile e offre diversi spunti di riflessione, nonostante non sia uno dei prodotti migliori di Gaiman e dell’univers
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