Trama
Lara è una cacciatrice di mostri, figlia di un Antico, un mutante cacciatore di mostri e una maga. Lei, a differenza dei genitori, è umana in tutto e per tutto, fatta eccezione per il potere latente che possiede dentro di sé e che scoprirà di avere nel corso della sua vita.
Rimarrà confinata nella sua fortezza fino ai suoi quindici anni, senza mai vedere altro se non i dintorni di quelle enormi mura.
La sua vita cambierà quando scoprirà che qualcuno è interessato al suo potere. Sarà costretta a fuggire per non farsi catturare e finirà per incontrare il maestro del padre che la allenerà ulteriormente per farla diventare la cacciatrice di mostri che voleva essere.
Fuggirà ancora, facendo perdere le sue tracce e senza sapere il destino del padre, scomparso prima che i soldati incaricati di catturarla si presentassero alla sua fortezza.
Farà ritorno nel regno dove è nata e cresciuta, Allender, soltanto più di due anni dopo. Sarà disposta a tutto per ritrovare suo padre. Vagherà per il regno, conoscendo molte persone che la aiuteranno nel suo viaggio, tra cui un bardo, un vampiro e una maga. Un viaggio tutt’altro che tranquillo ma che sarà pieno di pericoli e che la porteranno a cambiare e maturare sempre di più.
Recensione
Qualche mese fa ho avuto il piacere di conoscere Gianpiero e di leggere in anteprima i primi due capitoli del suo romanzo, che verrà pubblicato dalla Blueberry Fantasy Edizioni nei primi mesi del 2023.
A distanza di qualche mese, ho avuto modo di avere tra le mie mani altre pagine del suo libro, non ancora editate, e non posso che confermare ciò che già pensavo qualche mese fa: si tratta di una saga che ha del potenziale e merita assolutamente di essere letta.
Dal modo in cui scrive si percepisce l’amore dell’autore per la lettura e specialmente per il mondo creato da Andrzej Sapkowski, autore della saga di The Witcher. La penna di Gianpiero è perfetta: già senza le correzioni della casa editrice, il testo risulta molto scorrevole, comprensibile, con pochi errori a livello lessicale. Il lettore viene immerso in un mondo ricco di personaggi diversi e paesaggi suggestivi, in cui non mancano situazioni sia spiacevoli che perdifiato.
Per quanto riguarda la trama, anche questa è molto interessante: non ci sono scene morte, ma vi è un susseguirsi di eventi che mantengono alta l’attenzione di chi si sta approcciando al libro. La scelta di avere come protagonista una Geralt di Rivia al femminile fa sì che non si abbia a che fare con lo stereotipo per cui la forza sia legata necessariamente alla figura maschile. Si tratta certamente di un personaggio che risulta sin da subito essere molto indipendente.
Gli altri personaggi sono ben descritti, e l’approccio con ognuno di essi – per motivi differenti – porta ad una crescita della protagonista sia dal punto di vista psicologico che di prestanza fisica.
Un punto che mi ha colpita particolarmente è il fatto che non venga fatto cenno, almeno nei primi capitoli, ad una eventuale futura storia d’amore, che comunque (chissà!) potrebbe essere presente all’interno della saga. Si tratta di una cosa non scontata, poiché spesso in un romanzo si tende a presentare sin da subito un eventuale personaggio con cui il/la protagonista instaurerà un rapporto amoroso, finendo per risultare banali, almeno sotto questo punto di vista.
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