“A cup of stories”, una raccolta di racconti firmata Teriel Donovan

Trama

Una dama che passeggia per le strade, tra decine di soldatini indifferenti.
Due sorelle in fuga da un destino di prigionia.
Una giovane ragazza alla ricerca di un posto nel mondo.
Queste sono solo alcune delle protagoniste dei racconti che compongono la raccolta “A Cup Of Stories”, in cui amore, vendetta e giustizia si miscelano a formare un puzzle che si avvale di generi quali il romance, il fantasy e la fantascienza per analizzare con sorprendente lucidità il passato della storia umana, delineare il nostro presente e immaginare una distopica realtà futura.
“A Cup Of Stories” è una raccolta scorrevole e pregna di significato, che si concentra sulle donne e sul loro ruolo all’interno della società, dando vita a personaggi complessi e indimenticabili.

Recensione

Iniziai, da quel momento, a vivere solo per te.

A cup of stories è una raccolta di racconti che spazia dal fantasy alla fantascienza, dallo storico all’horror, in cui i protagonisti hanno alle spalle storie molto diverse tra loro. I personaggi sono specialmente donne emarginate, sole, che – per diverse motivazioni – si ritrovano ad affrontare situazioni pesanti, alle quali spesso l’essere umano rimane indifferente.

L’autrice ci fa viaggiare attraverso diversi sentimenti umani, andando a toccare – in poche pagine – varie tematiche: violenza domestica, infibulazione, omosessualità, e soprattutto amore e morte, che risultano i punti cardini della narrazione.

Quando ti nascondi, perdi tutto ciò che ami.
Quando credi di avere tempo in abbondanza, perdi tutto ciò che ami.
Quando manchi di coraggio e determinazione, perdi tutto ciò che ami.
Sempre.

La lettura risulta scorrevole e le descrizioni sono talmente accurate da far provare al lettore le stesse sensazioni che toccano i protagonisti del libro. La scrittura è tanto accattivante da spingere a terminare i racconti nell’arco di una giornata.

Quando un essere umano diventa un oggetto privo di anima, solo i più forti possono sopravvivere

Tutte le storie sono meritevoli di menzione, ma quelle che mi hanno colpita di più sono la prima – Aneleya – che mi ha ricordato un po’ la storia della sirenetta e a cui avrei dedicato un maggiore spazio, e La dama sboccata, che mi ha lasciata senza fiato per il suo finale.

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