Trama
La storia di Grim continua.Gli eventi passati lo hanno segnato, destabilizzandolo nel profondo.
In una realtà in cui non si muore mai in via definitiva, è portato logicamente a credere nella possibilità, seppur remota, di rintracciare una persona cara scomparsa prematuramente.
Il ragazzo, un tempo uno dei migliori esploratori appartenenti all’Ordine, adesso vive un rapporto nuovo con questa organizzazione nata per bilanciare il flusso di anime tra universi duali.
Deve far fronte anche all’intento dell’inquietante Agharamoth che cerca di convincerlo ad entrare nel tetro reparto dei mietitori.
Quella che era cominciata come un’avventura nata dalla sua curiosità di ragazzo, ora è un impegno notevole che grava sul suo capo e va portata inesorabilmente avanti.
Recensione
“Diamine! Ho imparato tante cose ma mi rendo conto di sapere ancora pochissimo”
Continuano le avventure di Grim, il protagonista della trilogia. In questo secondo volume lo accompagniamo nel suo percorso di ricerca della sua amata e, anche qui, come nel libro precedente, ritroviamo ambientazioni stile sci fi e temi legati a scienza e mitologia, molto cari all’autore.
Essendo un “libro di mezzo”, gran parte delle vicende narrate sono portata avanti senza avere ancora una vera e propria risoluzione, che sarà presente nell’ultimo volume. Lo stile è molto semplice e scorrevole, nonostante i temi trattati di cui si è già accennato nella recensione precedente.
Un ruolo più rilevante viene dato alla famiglia, e molto toccante è la storia del figlio di Rimor e Marea, che affronta con coraggio la lontananza dei genitori che per lunghi periodi devono allontanarsi da lui a causa del loro lavoro. Ho apprezzato la scelta di inserire nuovi personaggi e caratterizzare meglio alcuni di quelli già presenti, senza comunque svalutare la trama. Ogni personaggio è dotato di forza, non solo fisica ma anche d’animo e, amico o nemico che sia, ci insegna qualcosa e ci offre spunti di riflessioni interessanti, a seconda delle vicende che lo toccano.
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